Primo giorno 92ª Assemblea #USG: Cura e salvaguardia del creato
Sono iniziati questa mattina, 22 maggio, presso La Casa Divin Maestro dei Paolini ad Ariccia, i lavori della 92ª assemblea semestrale dell’Unione dei Superiori Generali. Dopo il saluto iniziale del nuovo segretario USG, fr. Emili Turù, ex superiore generale dei Maristi, per tutta la giornata ci si è confrontati sul tema della cura e della salvaguardia del creato. Quattro anni fa, ed esattamente il 24 maggio 2015, papa Francesco ha pubblicato l’enciclica “Laudato Sì”. Questo documento ha costituito il punto di riferimento di tutti gli interventi dei vari relatori di questa giornata: Felix Mushobuzi, Kureethadam Joshtrom Isaac, Juan Carrasquilla Ossa. Forse per la prima volta, tanti superiori generali, sollecitati e aiutati anche da una lunga serie di video, slide e panel, hanno potuto confrontarsi seriamente con questo tema, considerato, si è detto in assemblea, il testo più importante del XXI secolo sul tema ambientale. Lo si è affrontato non solo da un punto di vista fisico e scientifico, ma anche e soprattutto da un punto di vista morale, etico, spirituale, teologico. La crisi ecologica infatti, è stato detto, è fondamentalmente una crisi spirituale e religiosa. Un testo come quello dell’enciclica “Laudato Sì” obbliga a guardarci dentro di noi, a non sfuggire alle nostre responsabilità, a non passare alla storia, è stato detto testualmente, come dei “menefreghisti”. Il problema è grave, molto più di quanto non sembri. Viviamo in una società ferita, ammalata socialmente ed eticamente, in un vero e proprio “ospedale da campo”. Non si può guardare dall’altra parte. Bisogna capire dove abbiamo sbagliato. Tutti i peccati di mancata salvaguardia del creato, purtroppo, non trovano mai spazio nelle nostre confessioni. Anche qui c’è bisogno di una conversione, di una revisione di quella che è la nostra vocazione umana e cristiana. Ci si dovrebbe seriamente interrogare su ciò che facciamo come singoli e come comunità. Siamo di fronte ad una questione di coscienza, di responsabilità individuale e sociale. Bisogna cambiare stile di vita. Una vera conversione ecologica è impossibile senza una profonda sensibilità spirituale.
Nell’ultima parte della giornata i superiori generali sono stati sollecitati, sempre sul tema della salvaguardia del creato, da Sheila Kinsey. A nome dell’unione delle superiore generali (UISG) ha illustrato i contenuti della loro recente XXI assemblea plenaria, partecipata da circa 850 superiore e avente come tema: “Seminatrici di speranza per il pianeta”. Anche alla luce di questa sensibilità ecologica, non sono mancati ampi riferimenti al prossimo Sinodo episcopale sui gravi temi dell’Amazzonia. Domani i lavori proseguiranno in un confronto con alcuni partecipanti al recente incontro promosso da Vaticano sul tema della “Protezione dei minori”.
Angelo Arrighini









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